La battaglia di Calatafimi in Sicilia. La battaglia che decise il futuro della spedizione dei Mille.

La battaglia di Calatafimi venne combattuta il giorno 15 Maggio 1860. I Mille, guidati da Giuseppe Garibaldi, vennero affiancati da mezzo migliaio di contadini siciliani, contro circa tremila militari borbonici che formavano la brigata (una tattica della fanteria costituita da due reggimenti) al comando del generale Francesco Landi.

La battaglia di Calatafimi

Sul colle di Pianto Romano, Landi sistemò il suo esercito fornito di cannoni ad aspettare i cosiddetti “Mille”. Landi sperava che Gaibaldi, vedendo i cannoni fosse scappato dalla paura. Alle dieci del mattino, dato che nessuno si muoveva, Landi ordinò l’ attacco, ma bastarono quattro fucilate dei garibaldini per indurre le truppe borboniche alla fuga.  La situazione poteva diventare drammatica, data la maggior consistenza delle truppe borboniche, le quali, con un rapido contrattacco, avrebbero potuto risolvere a loro favore la battaglia. A questo punto Garibaldi dovette decidere su due piedi, se richiamare quegli incoscienti, che erano partiti all’attacco senza suo ordine, oppure lanciare all’assalto tutti i suoi uomini. Preferì rischiare grosso e alla testa dei suoi garibaldini guidò un travolgente attacco alla baionetta, sotto una intensa sparatoria  dei soldati  borbonici, che non avevano capito che, con  un contrattacco, avrebbero potuto  ricacciare i garibaldini nel fondovalle. La lotta durò molte ore ed al tramonto i soldati di Landi si ritirarono. Garibaldi perse centoventisette soldati,  il generale Landi soltanto centoundici, ma per loro iniziò lo sfacelo, dovuto soprattutto all’incapacità dei loro ufficiali e sottufficiali, mentre  Landi era un anziano generale, che aveva fatto carriera con promozioni per anzianità, senza aver mai visto una battaglia in vita sua. Garibaldi vinse per il suo intuito di guerrigliero e per la sua carismatica capacità di trascinare i suoi uomini.  Anche se non fu una battaglia modello, Calatafimi diventò una pietra miliare nella storia italiana.