Terme Segestane
La zona è tra le più interessanti della provincia di Trapani. Ci troviamo a poca distanza dallo splendido Tempio dorico di Segesta.
Oltre alle famose Terme Segestane di Castellammare del Golfo è possibile fare visita alle Terme libere, situate in località Ponte Bagni.
Si tratta di alcune polle di acqua calda sulfurea con una temperatura di 46-47°, queste affiorano direttamente dal Fiume Caldo, in piccole anse riparate, dove è più che piacevole fare dei bagni caldi.
Mitologia
I primi greci che abitarono la Sicilia occidentale collegarono il fenomeno della formazione delle acque calde a un avvenimento mitologico, secondo il quale il calore delle acque del fiume si era sprigionato per volere di una divinità fluviale, Crimiso, per dare modo di riscaldarsi alla ninfa Egesta, in fuga da Troia, che si trovava svenuta sulla riva, e che in seguito divenne sua sposa. Da essi fu procreato Aceste, che fondò la città di Segesta dandole il nome della madre.
Lo storico Diodoro Siculo racconta il viaggio di Eracle che, mentre si dirigeva verso Erice, incontrò le ninfe Egestee che, per aiutarlo a ritemprarsi dalle fatiche, fecero affiorare le fonti di acqua calda di Egesta (o Segesta).
Lo storico Dionigi di Alicarnasso parla delle Terme Segestane e racconta che Enea, arrivato in Sicilia, lasciò nella vicina Egesta i compagni più vecchi e affaticati dal viaggio, affinché la ripopolassero e, utilizzando queste acque, avessero dei benefici per il loro fisico.
Il mito si collega, in questo modo, anche alla fondazione di Segesta ad opera dei troiani che la avrebbero scelto proprio per le proprietà salutari delle calde acque del suo territorio.
Per quanto concerne la posizione del fiume, tutte le fonti antiche che riportano il mito concordano sul fatto che il Crimiso è nell’area di Segesta, e quindi dovrebbe essere l’attuale fiume San Bartolomeo (formato dalla confluenza del fiume Caldo e del fiume Freddo), alla cui foce Segesta aveva il suo porto.